domenica 29 marzo 2015

L'informazione e l'importanza dei fatti (parte 2)

Riprendiamo da dove ci eravamo fermati nel post precedente e cerchiamo di rispondere al secondo quesito: da un punto di vista degli organi di informazione vale lo stesso concetto di informazione?

Gli organi di informazione dovrebbero eseguire un compito importante: informare degli avvenimenti che succedono ogni giorno.

La realtà italiana da questo punto di vista è molto particolare; basta guardare le prime pagine dei vari giornali, le notizie dei vari telegiornali e dei vari blog di informazione, che subito ci si accorge che ognuno di essi presenta la stessa notizia in modo completamente diverso, spesso addirittura in modo nettamente contrastante.

Perchè? Il motivo è piuttosto semplice, anche se, a mio parere, abbastanza sconfortante: gli organi di informazione, in obbedienza a quelli che sono i voleri, le posizioni politiche e personali degli editori e dei proprietari, antepongono le opinioni, i commenti, le idee personali a quello che in realtà dovrebbe rappresentare la cosa principale: i FATTI.

Nei paesi in cui l'informazione è più libera di agire e diffondere le notizie, il funzionamento è esattamente l'opposto a quello che avviene in Italia: per prima si dice cosa è successo, di cosa si è parlato, si riporta cioè quello che è il fatto in se; solo successivamente, e se è il caso, si commenta la notizia, proponendo, giustamente, la propria visione della situazione che è frutto delle proprie idee, opinioni e conoscenze personali.
Questo comporta che chi ascolta ha la possibilità innanzitutto di capire il fatto e solo dopo ascolta l'opinione di chi quel fatto sta presentando; ciò permette ad ognuno di farsi un'idea della situazione di interpretarla secondo la propria visione.

Purtroppo, come detto, da noi questo è molto difficile; questo perchè i vari organi di informazione, sono oramai divisi in varie categorie non sulla base degli argomenti che trattano, ma in base alle opinioni che esprimono: esistono quindi giornali di destra e giornali di sinistra, come se un fatto, come ad esempio che esiste il buco dell'ozono, può essere di destra o di sinistra! Esistono poi giornali (e giornalisti) obbedienti al potere e testate che, pur di vendere e ottenere visibilità, inventano addirittura le notizie.

Celebre è il caso successo qualche anno fa, quando all'indomani delle elezioni politiche, in cui i principali partiti avevano ottenuto solo qualche migliaio di voti di differenza, i giornali del giorno dopo uscirono in edicola ognuno con il proprio vincitore: i giornali di destra dicendo che aveva vinto Berlusconi quelli di sinistra che aveva vinto Prodi…

Non sarebbe stato più semplice (e, probabilmente, saggio) dire che non c’era certezza di un vincitore al momento della scrittura dell’articolo (che avviene in serata)?

Purtroppo l’informazione a cui siamo abituati rende l’idea di quello che è il livello culturale medio della società, in cui la stragrande maggioranza dei cittadini si informa, per così dire, seguendo le trasmissioni del pomeriggio, in cui sanno tutto (e spesso anche più degli inquirenti) riguardo ai delitti e fatti di cronaca nera vari, ma non conosce i fatti principali della giornata.

Chiudo con una domanda: nel 2015, con internet e gli smartphone con i quali si possono ottenere notizie e informazioni in tempo reale, in qualunque momento ed in qualunque posto, è così difficile approfondire un fatto che “abbiamo sentito dire” prima di rischiare di pubblicizzare ai quattro venti bufale o notizie insensate passando per ignoranti?
Se non ci si riesce, come diceva un saggio, qualche volta è meglio stare zitto e passare per un cretino che aprir bocca e togliere ogni dubbio…

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